Sarebbe bello ricordarla così, nel suo abito sardo indossato un po’ per dovere un po’ per necessità, ma sicuramente per dovuto rispetto della sua terra natia. Un insieme di ricordi, misti a profumi e sapori di un tempo dimenticato. Un libro che credo rispecchi la virtuosità, i sacrifici, le gioie e i dolori delle genti di Villamassargia. Un libro semplice nel suo genere, ma che porta il lettore indietro nel tempo, sperando che trasmetta ancora il vivido ricordo di lei, zia Angelina, per me suocera e mamma.